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Estate in arrivo, controlli NAS in aumento: sei pronto davvero? 626 School guida la rivoluzione dell’igiene alimentare in Sardegna

Nel cuore della primavera 2025, mentre in Sardegna cominciano ad affacciarsi i primi flussi turistici e le attività commerciali si preparano alla stagione più intensa dell’anno, i Carabinieri del NAS di Cagliari hanno portato a termine un’importante operazione di controllo.


CONTINUANO LE ISPEZIONI DEI NAS
CONTINUANO LE ISPEZIONI DEI NAS

L’iniziativa, parte di una campagna nazionale coordinata dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, ha avuto come obiettivo principale la verifica delle condizioni igienico-sanitarie delle imprese operanti nel settore alimentare. Panifici, pasticcerie, strutture alberghiere e ricettive sono finiti sotto la lente d’ingrandimento dei militari, con un’attenzione particolare alle attività che, in questo periodo, accolgono studenti in gita scolastica e producono alimenti legati alle festività primaverili.

La finalità è chiara: garantire che il boom turistico atteso non venga minato da situazioni di rischio sanitario, che potrebbero compromettere la salute pubblica e l’immagine dell’intera filiera gastronomica sarda.


Prevenzione prima della stagione turistica: l’obiettivo dei NAS


Agire prima, per evitare danni dopo. È con questo spirito che si inserisce l’operazione dei NAS: non un semplice giro di vite repressivo, ma un'azione mirata e preventiva in un territorio in cui la ristorazione e l’accoglienza rappresentano un motore economico fondamentale, le ispezioni di aprile sono servite a disinnescare possibili criticità prima dell’arrivo della massa di turisti attesi nei mesi estivi.

Proprio in primavera, infatti, si registra un’intensificazione delle attività gastronomiche locali, spesso artigianali, che puntano sulla tradizione per attrarre clienti e visitatori. Ma il rispetto delle norme sanitarie non può essere trascurato, anche quando si lavora in piccoli laboratori a gestione familiare. Anzi, è proprio lì che si concentra l’attenzione delle autorità sanitarie.


Settore alimentare sotto la lente: 166 ispezioni e 42 sanzioni


Il bilancio dell’operazione non lascia spazio a dubbi: su 166 esercizi controllati, ben 25 hanno evidenziato irregolarità, portando all’elevazione di 42 sanzioni amministrative e alla segnalazione di 22 persone alle autorità competenti.

Una percentuale significativa, che testimonia la necessità di mantenere alto il livello di attenzione.

I controlli hanno coinvolto panifici, pasticcerie, laboratori artigianali, ma anche alberghi e strutture ricettive. L’obiettivo non era solo verificare la presenza del piano HACCP, ma anche le condizioni strutturali dei locali, la formazione del personale, le certificazioni igieniche e la corretta conservazione degli alimenti.

Le sanzioni variano da alcune centinaia fino a diverse migliaia di euro, ma spesso i danni indiretti, in termini di reputazione e perdita di clientela, risultano ancor più pesanti.


Quando l’igiene viene meno: i casi più gravi riscontrati


Tra i casi più eclatanti emersi durante l’operazione, spicca quello di un panificio nel quartiere Sant’Elia di Cagliari, dove i NAS hanno disposto la sospensione immediata dell’attività. Le condizioni igieniche erano così gravi da rappresentare un rischio diretto per la salute pubblica: sporcizia accumulata, impianti obsoleti, carenze strutturali evidenti in una città che punta sulla qualità dei suoi prodotti da forno, un colpo simile rischia di minare la fiducia dei consumatori.

A Pula, invece, un laboratorio di pasticceria è stato sequestrato per gravi carenze documentali e operative. Il titolare, un 47enne cagliaritano, è stato segnalato per l’omessa predisposizione del piano di autocontrollo igienico HACCP, documento obbligatorio e fondamentale per prevenire contaminazioni alimentari.

A Sanluri, una caffetteria-pasticceria-panetteria ha mostrato un quadro altrettanto critico: assenza del piano HACCP, personale non formato, analisi microbiologiche mai effettuate. Il titolare, un uomo di 67 anni, è stato sanzionato e l’attività monitorata in attesa di regolarizzazione.


Le regole che ogni imprenditore del food deve conoscere (e rispettare)


Il mondo della ristorazione e della produzione alimentare non lascia spazio all’improvvisazione. Chi gestisce un’attività, anche di piccole dimensioni, deve conoscere e applicare normative stringenti in materia di igiene, sicurezza, formazione e autocontrollo.

Il sistema HACCP è il pilastro della sicurezza alimentare in Sardegna e in tutta Europa. Questo documento, lungi dall’essere una formalità burocratica, serve a mappare tutti i punti critici del ciclo produttivo e a prevenirne i rischi. Allo stesso modo, è obbligatoria la formazione periodica del personale, così come le analisi di laboratorio sui prodotti, la manutenzione degli impianti e il rispetto di condizioni strutturali igienicamente adeguate.


Il parere dell’esperto: Giancarlo D’Andrea di 626 School


«Prevenire è meglio che curare», afferma senza esitazioni Giancarlo D’Andrea, direttore di 626 School, realtà di riferimento in Sardegna per la formazione e consulenza sulla sicurezza alimentare.«Troppe attività trascurano aspetti fondamentali, finché non si trovano di fronte a un controllo. Ma a quel punto i danni sono già fatti: non solo in termini economici, ma soprattutto d’immagine», spiega D’Andrea.

Secondo il direttore, le PMI alimentari devono iniziare a vedere la sicurezza non come un obbligo, ma come un valore competitivo. Chi dimostra attenzione, trasparenza e conformità alle norme, oggi conquista la fiducia dei clienti prima ancora che con la bontà del prodotto.


Formazione e consulenza: il ruolo strategico di 626 School in Sardegna


Nel panorama della sicurezza alimentare in Sardegna, 626 School rappresenta oggi un punto di riferimento consolidato per le imprese del comparto food. La sua azione non si limita alla consulenza tecnica, ma si estende alla formazione continua, all'affiancamento operativo e alla costruzione di una vera e propria cultura della prevenzione, capace di trasformare gli obblighi normativi in vantaggi competitivi concreti.



Da anni, 626 School affianca ristoranti, laboratori artigianali, pasticcerie, panifici e strutture ricettive, offrendo servizi su misura: dalla redazione di manuali HACCP all’organizzazione di corsi di aggiornamento, dalle analisi microbiologiche agli audit interni. Ogni intervento è progettato per accompagnare l’impresa verso la conformità normativa, ma anche verso una gestione più consapevole, efficiente e trasparente.

Il 2024 ha segnato un punto di svolta. Decine di aziende sarde hanno scelto 626 School per rimettersi in regola, ma soprattutto per migliorare la qualità dell’offerta, ridurre i rischi interni e guadagnare credibilità agli occhi dei clienti. È grazie a questo approccio pratico e collaborativo che l’istituto si è guadagnato la fiducia dell’intero settore gastronomico isolano.

Ma il contributo di 626 School va ben oltre le singole consulenze.

È infatti l’unica realtà in Sardegna ad aver ideato e organizzato un evento interamente dedicato alla sicurezza alimentare: l’HACCP Sardegna Tour. Una manifestazione itinerante che porta in diverse località dell’isola momenti di confronto, aggiornamento e formazione rivolti agli operatori del settore, con esperti, casi studio e best practice.

Un riconoscimento tangibile di questo impegno è arrivato direttamente dall’Unione dei Cuochi della Sardegna, che ha scelto 626 School come interlocutore unico per tutti i temi legati alla sicurezza alimentare e alla salute nei luoghi di lavoro. Una partnership strategica che testimonia la credibilità costruita sul campo e la capacità dell’istituto di dialogare con una delle categorie professionali più esposte e rappresentative della filiera food.

In un momento storico in cui i controlli si fanno più frequenti e le aspettative dei consumatori si alzano, affidarsi a chi ha visione, competenza e radicamento nel territorio non è più un’opzione, ma una scelta obbligata per chi vuole lavorare bene, a lungo e con reputazione intatta.

 

Danni invisibili: il rischio reputazionale per chi viola le regole


Oltre le multe e i sequestri, c’è un rischio ben più subdolo: quello reputazionale.Un’attività sanzionata per igiene carente o per prodotti non sicuri può vedere svanire anni di fiducia costruita con i clienti. La notizia si diffonde rapidamente, anche sui social, e rientrare nelle grazie del pubblico può richiedere tempo e investimenti.

Nel settore alimentare, l’affidabilità è tutto. Basta una foto, una recensione negativa o una segnalazione pubblica per compromettere la sopravvivenza dell’attività. Per questo motivo, ogni misura preventiva si rivela un investimento strategico, non un costo.


Estate 2025: le nuove ispezioni sono già pronte a partire


Le autorità sanitarie non si fermeranno. Le ispezioni di aprile sono solo il preludio a una campagna più ampia, prevista per i mesi estivi, quando la Sardegna accoglierà milioni di turisti e aumenterà esponenzialmente il consumo di cibo nei luoghi pubblici.

Ristoranti, agriturismi, hotel, stabilimenti balneari e street food saranno i prossimi sotto osservazione. I NAS stanno già preparando un piano di intervento che coinvolgerà tutte le principali località dell’isola.

Il messaggio per gli imprenditori del settore è chiaro: non fatevi trovare impreparati. Chi si mette in regola ora, si assicura una stagione serena.


Conclusione: sicurezza alimentare come valore d’impresa


La sicurezza alimentare in Sardegna non è solo una questione sanitaria. È un pilastro della qualità turistica, della fiducia del consumatore e della competitività delle imprese locali. Ignorarla significa esporsi a rischi enormi. Abbracciarla, invece, può significare distinguersi in un mercato sempre più attento, informato ed esigente.

Oggi più che mai, la legalità conviene.

E chi decide di farsi affiancare da professionisti come quelli di 626 School compie una scelta strategica. Non aspettare il prossimo controllo: investi nella qualità, nella formazione e nella fiducia.Perché il successo, nel food, comincia da ciò che non si vede: l’igiene, la sicurezza, la consapevolezza.


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In Caso d'Ispezione NON ESITARE

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