Legionella : il nemico invisibile , conoscerla per combatterla
- Redazione
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" riceviamo e volentieri pubblichiamo questo importante contributo dalla Dott.ssa Gigliola Masala sulla LEGIONELLA che puntualmente riemerge nella stagione estiva con maggiore virulenza ..." La Redazione
La legionella è un batterio che, pur essendo poco conosciuto al grande pubblico, può rappresentare un serio rischio per la salute se non viene gestito correttamente. In questo articolo ti spiegherò cos’è, dove si trova, come si prolifera, come viene trasmessa e quali sono i rischi associati. Inoltre, parlerò delle normative vigenti per prevenire i contagi e di altri aspetti importanti come i sintomi e le differenze di genere.
Cos’è la legionella?
La legionella è un batterio appartenente al genere Legionella, con la specie più nota e pericolosa chiamata Legionella pneumophila. Questo batterio può causare una malattia chiamata "malattia del legionario" o legionellosi, un’infezione respiratoria che può variare da forme lievi a gravi, fino a diventare fatale in alcuni casi.
Qual è il suo habitat?
La legionella si trova principalmente in ambienti acquatici naturali come laghi, fiumi e stagni. Tuttavia, si sviluppa e prolifera soprattutto in ambienti artificiali come sistemi di acqua calda sanitaria, torri di raffreddamento, fontane, condotte idriche, piscine e impianti di aria condizionata. Questi ambienti creano le condizioni ideali per la sua crescita, soprattutto quando l’acqua è stagnante, calda e ricca di sedimenti.
Come prolifera?
Lo sviluppo della Legionella viene favorito da alcune condizioni ambientali specifiche. In particolare, il batterio prolifera in ambienti con temperature tra i 25°C e i 50°C, preferendo i 35-45°C dove l'acqua può stagnare o circolare lentamente.
Anche la presenza di biofilm, che sono delle pellicole di microrganismi e sostanze organiche, favorisce la crescita della Legionella. La presenza di sedimenti, calcare e materiali organici favorisce ulteriormente la sua proliferazione.
Inoltre, una scarsa manutenzione degli impianti idrici, come tubature, serbatoi e sistemi di riscaldamento dell'acqua, può creare le condizioni ideali per la proliferazione del batterio. Quindi, mantenere gli impianti puliti, ben controllati e a temperature adeguate è fondamentale per prevenire lo sviluppo della Legionella.
Come viene trasmessa?
La legionella non si trasmette da persona a persona. La principale via di contagio è attraverso l’inalazione di aerosol contaminati, cioè minuscole goccioline di acqua infetta che vengono respirate, ad esempio, spruzzi di acqua calda, nebbie generate da fontane o impianti di condizionamento possono diffondere il batterio nell’aria.
Come si diffonde la patologia?
Una volta inalate, le goccioline di acqua contaminate possono raggiungere i polmoni, causando l’infezione. La legionellosi si manifesta con sintomi simili a quelli di una polmonite, come febbre alta, tosse, dolori muscolari e affaticamento. Nei soggetti più vulnerabili, come anziani, fumatori o persone con immunodepressione, la malattia può svilupparsi in forma grave, portando a complicazioni respiratorie o addirittura alla morte.
Quali sono i sintomi?
I sintomi della legionellosi compaiono generalmente tra 2 e 10 giorni dopo l’esposizione e includono febbre alta e brividi, tosse secca o produttiva, dolori muscolari e articolari, mal di testa, affaticamento intenso. In alcuni casi, può svilupparsi anche una forma di febbre di Pontiac, più lieve e con sintomi simil-influenzali.
Il tasso di mortalità
La legionella può essere molto pericolosa, specialmente per le persone anziane, i soggetti immunodepressi e coloro con patologie croniche. La mortalità varia a seconda delle circostanze, ma in generale si aggira intorno al 10-15% nei casi diagnosticati e trattati tempestivamente. Tuttavia, se non viene riconosciuta o trattata prontamente, può portare a complicazioni gravi e aumentare il rischio di decesso. La prevenzione e la diagnosi precoce sono fondamentali per ridurre i rischi.
Differenze di genere
Studi epidemiologici indicano che la legionella colpisce più frequentemente gli uomini rispetto alle donne. Questo può essere legato a fattori come comportamenti di vita, esposizione a fonti di acqua contaminata, o differenze nel sistema immunitario. Tuttavia, la malattia può colpire chiunque, indipendentemente dal genere, e la prevenzione rimane fondamentale per tutti.
Potabilità dell’acqua e legionella
La potabilità dell’acqua, ovvero la sua idoneità al consumo umano, è regolamentata per garantire che l’acqua sia sicura. Tuttavia, anche l’acqua potabile può diventare un vettore di legionella se non viene correttamente gestita, specialmente in sistemi di distribuzione dell’acqua calda o in ambienti con temperature favorevoli alla proliferazione del batterio.
Ai sensi della normativa vigente per la legionella, è necessario rispettare una serie di obblighi per le strutture.
Per quanto riguarda la normativa vigente ci sono una serie di obblighi che le strutture devono rispettare per prevenire la proliferazione della Legionella.
Questi includono la valutazione del rischio, la pianificazione di interventi di manutenzione e disinfezione degli impianti, il monitoraggio microbiologico regolare e la registrazione delle attività di controllo. L’obiettivo è garantire la sicurezza dell’acqua e prevenire la diffusione del batterio, proteggendo così la salute delle persone.
Quali sono le strutture che devono rispettare questi obblighi?
Ø Strutture turistico ricettive (hotel, alberghi, residence, agriturismi, B&B, affittacamere, campeggi, navi da crociera, ecc.),
Ø Centri termali (stabilimenti e centri di cura termali, Spa, centri benessere, ecc.),
Ø Attività sportive(impianti sportivi, palestre, piscine, ecc.).
Dott.ssa Gigliola Masala
HACCP Expert di 626 School
Premio HACCP Sardegna Tour 2025
" Mi sono laureata in Scienze Biologiche, indirizzo Morfologico Funzionale presso l’Università degli Studi di Cagliari, Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali discutendo una tesi in nutrizione dal titolo “Le abitudini alimentari e comportamentali in soggetti che praticavano nuoto ricreativo”. Ho svolto una ricerca sperimentale presso il Dipartimento di scienze Biomediche, sezione di Fisiologia Umana, riguardante l’analisi e le abitudini alimentari in soggetti adulti che praticavano nuoto ricreativo incentrata sull’obbiettivo di valutare la correttezza dell’alimentazione correlata al tipo di attività analizzando i quaderni alimentari ed elaborando i dati antropometrici. "
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