HACCP Sardegna Tour 2025 : le impressioni di una Tecologa Alimentare
- Francesca
- 3 feb
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 8 feb
“ continuiamo la raccolta di impressioni di relatori e partecipanti al HACCP Sardegna Tour 2025 l'evento dell'anno per la assistenza ,la consulenza e la formazione per la sicurezza alimentare in Sardegna , l'obiettivo è registrare il clima del Tour con il Tour in corso . Pubblichiamo, senza modifiche , un breve contributo della Dott.ssa Maria Bruzzese , Tecnologa alimentare che da La Spezia è volata a Cagliari per parlarci di questa professione suscitando molto interesse trai i partecipanti “
Francesca della Redazione

626 school – Consulenza e formazione è un punto di riferimento per tutti i professionisti, aziende ed esercizi commerciali alla ricerca di percorsi formativi e di consulenza di alta qualità.
L’impegno di questa azienda strutturata è quello di fornire formazione, professionalità e costanza ad elevati standard, offrendo una formazione che supera le aspettative e fornisce conoscenze pratiche, ed aggiornate che si traducono in successo sul campo professionale e lavorativo per tutti gli operatori del settore.
Il mio intervento ( alla prima tappa del Tour a Cagliari ) mirato a far conoscere la professione di Tecnologo Alimentare in un territorio così vasto come la Regione Sardegna è scaturito dal fatto che la nostra professione, il nostro ruolo ad oggi sul territorio sardo risulta sconosciuto.
Ho argomentato aspetti rilevanti sul settore della ristorazione scolastica, sulla sicurezza alimentare, sulla legge antispreco meglio nota come Legge 166/2016 pensata per ridare valore ai prodotti in eccedenza, è nata prima di tutto da un’esigenza nel mercato del food e dei farmaci - la povertà alimentare e quella sanitaria sono purtroppo una realtà anche nel nostro Paese, e ormai non riguardano più soltanto le fasce di popolazione sotto la soglia di povertà ma anche un ceto medio provato dagli effetti dell’inflazione.
I bisogni delle famiglie non si limitano però all’accesso a cibo e farmaci, ma ad un paniere più ampio di beni legati alla vita quotidiana e ad una concezione estesa di benessere - educare i cittadini sull’uso consapevole delle risorse e sul tema degli sprechi, buona parte dei quali viene prodotta proprio nelle nostre case, dovuto spesso a errate abitudini di acquisto, consumo e conservazione dei prodotti.
Concludo dicendo di trasformare lo spreco in una opportunità e ridare valore ai prodotti in eccedenza, a partire dal cibo, non sprecandolo ma riutilizzandolo.
Tecnologo Alimentare
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